Va’ e d’ora in poi non peccare più di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Don Tiziano Vimercati – Parroco


Non siamo solo noi che possiamo trovare difficile da accettare il brano di vangelo che la liturgia di oggi ci propone.
In molti manoscritti antichi non si trova, sembra sia stato rimosso perché eccessivo, quasi fonte di scandalo.
Una donna adultera, sorpresa in flagrante, viene condotta da Gesù prima di essere messa a morte mediante lapidazione, come prevedeva la Legge.

Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei… Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata? … Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più.

Troppa misericordia, troppo perdono: preferiamo il castigo, invochiamo il carcere e addirittura la morte per chi sbaglia. Anche per noi stessi: essere perdonati ci pesa, meglio pagare il debito.
Nel romanzo Delitto e castigo di Dostoevskij, il protagonista Raskolnikov, divorato dai sensi di colpa e dai rimorsi per gli omicidi compiuti, accetta il castigo degli uomini e si incammina verso la deportazione in Siberia.

Rimaniamo stupiti, invece, di fronte al perdono concesso: ai funerali di Vittorio Bachelet, ucciso quarant’anni fa dalle Brigate rosse, il figlio Giovanni perdonò gli assassini con queste parole: Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri.
Sembra che queste parole innescarono un processo di pentimento per molti! Come lui anche altri hanno saputo perdonare.

Troppo facile il perdono: cosa ha fatto la donna per meritarlo? Un perdono facile sembra favorire il peccato, l’errore, il comportamento sbagliato. Non c’è traccia di un cammino di conversione da parte della donna, non ha preso nessun impegno per il futuro, il vangelo non dice se poi abbia ubbidito a Gesù, se ha peccato ancora o ha smesso.

Troppo fastidioso e anche doloroso scoprire che non siamo migliori degli altri, e che è ipocrisia quando un peccatore chiede di punire un peccatore. Senza accorgersi della trave che ha nell’occhio accusa chi ha una pagliuzza.
Troppo impegnativo mantenersi umili, considerare l’altro migliore di me, e continuare ad amarlo anche quando sbaglia.

Il perdono di Gesù è creativo, dà vita a una nuova persona: più del castigo è l’amore che fa vivere, è la capacità di Dio di trasformare il cuore dell’uomo.
Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne (Ezechiele).

Più dei nostri sforzi è l’amore di Gesù che ci trasforma .
Di questo sono convinto: sentirci amati ci fa compiere miracoli; amare fa compiere miracoli in chi è amato.

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S. Teresa Benedetta della Croce

Signore, aiutaci ad essere come te,
aiutaci ad essere coraggiosi,
amando e perdonando noi stessi
e le persone che incontriamo

ogni giorno sul nostro cammino.

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE



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