IL PENSIERO DI DONARDINO LAMENTE

Con il sì della nuova Eva, con l’obbedienza di Maria, la disobbedienza dell’uomo non è più l’ultima parola dell’uomo a Dio.
E in Maria ogni uomo e donna può dire il suo sì a che l’azione di grazia del Dio che salva possa entrare anche nella propria vita.

Oggi contempliamo in Maria che dice il compiersi della promessa di Dio. Maria diventa Madre, e dona al mondo il Salvatore tanto atteso.
Ci piace tenere ancora sullo sfondo la parola che Dio ha pronunciato fin dall’inizio in risposta al peccato di Eva e di Adamo. E’ una parola di maledizione, che non cade sulla donna peccatrice, che non cade su Adamo peccatore, ma che cade sullo spirito del Male incarnato nel Serpente tentatore.
Questa maledizione suona come una chiara dichiarazione di guerra: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe”. ( Genesi 3, 15) Dio si schiera decisamente dalla parte di Adamo ed Eva peccatori, e sprona tutti noi peccatori ad una guerra senza quartiere contro il Male che ci insidia.
E’ bellissimo confessare, sapete. Il prete è testimone di un evento di grazia mirabile.
Ogni volta che una persona si rialza dal confessionale riempita dal perdono di Dio si prova la gioia di vedere che ancora una volta un figlio di Dio è stato liberato, mediante Gesù, dai vincoli del Male che tenevano prigioniero il suo cuore.
Mi piace pensare che è la stessa gioia che Gesù provava quando i Settantadue, tornando dalla missione, raccontavano a Lui delle guarigioni e del perdono dei peccati che avevano distribuito, mentre Lui diceva: “Io vedevo cadere Satana dal cielo come la folgore”.( Luca 10. 18)
Che questo Natale sia l’occasione per tutti per gustare la gioia del perdono di Dio che ci rende figli liberati, peccatori salvati!

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