OTTOBRE MISSIONARIO 2017-“La messe è molta”- Quarta settimana: Carità  

”Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (cfr Mt 25,40)… Il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza”.

Data:
16 Ottobre 2017

”Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (cfr Mt 25,40)… Il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza”.   Come la Chiesa è missionaria per natura, così sgorga inevitabilmente da tale natura la carità effettiva per il prossimo, la compassione che comprende, assiste e promuove. Lett. Ap. EG 179

Ricorda San Paolo: “Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!” ( cfrr 1Cor 13,13). Con parole ancora più forti – che da sempre impegnano i cristiani – l’apostolo Giacomo affermava: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi, ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: “Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede (cfr Gc 2,14-18).

La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (cfr Mt 25,40): queste sue parole sono un monito da non dimenticare ed un invito perenne a ridonare quell’amore con cui Egli si prende cura di noi.
E’ la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita. Sostenuti dalla fede, guardiamo con speranza al nostro impegno nel mondo, in attesa di “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (cfr 2Pt 3,13; cfr Ap 21,1).

 

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Fratel Fabio MUSSI

Appuntamento

Venerdì 20 ore 21.00, in Casa Canonica, in piazza San Giovanni XXIII°: incontro aperto a tutti con fratel Fabio Mussi del Pime che ci parlerà della nuova situazione in Camerun

L’essere missionari richiede coraggio, capacità di credere e sperare, forza per riprendere ogni giorno, specie quando i frutti non si vedono o s’affaccia lo scoraggiamento. Soprattutto, richiede la semplicità di mettersi nelle mani di Dio, come bambini, sicuri che da Lui viene la forza necessaria, proprio quando la debolezza o il male sembrano prevalere. E poi, rimboccarsi le maniche e lavorare davvero, affinché la vita che ci è stata data sia del tutto donata. Hanno però imparato anche a fidarci del Signore e fare spazio a Lui. Le loro certezze sono basate sulla parola di Gesù: “Io sarò con voi tutti i giorni…” (cfr Mt 28,20). Lui è un buon compagno di viaggio, una presenza fedele di cui si possono fidare. 

Preghiera.

Tanti fratelli e tante sorelle aspettano di scoprirti e incontrarti;
ti conoscono “da lontano”, e attendono una luce
che illumini il loro cammino verso di Te.
Mi chiedi Signore: “chi manderò?”
Aiutami a dire con Isaia: “Manda  me!” (cfr Is 6,8).

Dammi la grazia di risponderti
con tua madre Maria: “Eccomi” (cf. Lc 1,38). 

Che con l’aiuto dello Spirito Santo possa correre sulle strade del mondo
per cantare la mia gioia
e dire ai miei fratelli e alle mie sorelle
che tu ci ami tutti e che possiamo e dobbiamo
condividere la nostra gioia.
AMEN.

 

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Chiediamo tutti protezione e aiuto
a Santa Teresa Benedetta della Croce 
(Edith Stein),
la santa che, davanti alla Croce, ha esclamato:
 Per la prima volta mi apparve visibilmente la Chiesa,
nata dalla Passione di Cristo 
e vittoriosa sulla morte.
In quel momento stesso la mia incredulità cedette,
il giudaismo impallidì  ai miei occhi,
mentre si levava dal mio cuore
la luce di Cristo”

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

 

Ultimo aggiornamento

16 Ottobre 2017, 08:15