Grup. missionario – MIGRANTI: Accogliere, proteggere, promuovere e integrare con Don A. Vitali – Lunedì 4 Dicembre, ore 21 in Prepositurale

Ecco la dimora di DIO con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà ” DIO con loro”  ( cfr Apocalisse 21, 3) Le notizie di questi giorni, di questi anni…purtroppo da TROPPI anni, ci mette di fronte ad una realtà che ci sconvolge, ci provoca e ci sollecita a non stare con le mani in mano.

Data:
3 Dicembre 2017

Ecco la dimora di DIO con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà ” DIO con loro”  ( cfr Apocalisse 21, 3)
Le notizie di questi giorni, di questi anni…purtroppo da TROPPI anni, ci mette di fronte ad una realtà che ci sconvolge, ci provoca e ci sollecita a non stare con le mani in mano. Tanti giovani in Africa ed in Asia lasciano la loro casa alla ricerca di una vita migliore, fuggendo dalla miseria e dalla povertà e, in tanti casi, da guerre e persecuzioni. Ma durante il viaggio diventano vittime di trafficanti senza scrupoli e rischiano la vita, subiscono abusi, ricatti, vessazioni.

 

Il Gruppo Missionario del Decanto di Lissone propone una serata sul tema: MIGRANTI “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”, questi sono i quattro verbi, le quattro azioni attorno cui ruota il messaggio di PAPA FRANCESCO per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del prossimo 14 gennaio 2018. In esso si trovano i temi al centro del dibattito i questi tempi: dallo Ius soli ai corridori umanitari, dalla protezione dei minori non accompagnati all’opportunità rappresentata dall’arricchimento interculturale.

“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Nelle pagine del testo si trovano le diverse azioni in cui questi verbi vengono declinati e che sono per il Santo Padre FRANCESCO la risposta alle sfide che le migrazioni contemporanee pongono. Un’attenzione quella del Pontefice non nuova: “ho ripetutamente espresso speciale preoccupazione per la triste situazione di tanti migranti e rifugiati che fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni, dai disastri naturali e dalla povertà”, scrive ricordando la visita a Lampedusa del 2013 e l’istituzione del nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale.

Accogliere – scrive il PAPA – “ …significa innanzitutto offrire a migranti e rifugiati possibilità più ampie di ingresso sicuro e legale nei paesi di destinazione”, auspicabili “ ...un impegno concreto affinché sia incrementata e semplificata la concessione di visti umanitari e per il ricongiungimento familiare”, ma anche programmi per l’apertura di corridoi umanitari dei rifugiati più vulnerabili.

Proteggere, per il PAPA si declina in tutta una serie di azioni in difesa dei diritti e della dignità di migranti e rifugiati “ … indipendentemente dal loro status migratorio”. Occorre quindi assicurare “… un’adeguata assistenza consolare, il diritto di conservare sempre con sé i documenti di identità personale, un equo accesso alla giustizia, la possibilità di aprire conti bancari personali e la garanzia di una minima sussistenza vitale”.
Attenzione particolare ai minori: “La Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo – ricorda – offre una base giuridica universale per la protezione dei minori migranti. Ad essi occorre evitare ogni forma di detenzione in ragione del loro status migratorio, mentre va assicurato l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria. Parimenti è necessario garantire la permanenza regolare al compimento della maggiore età e la possibilità di continuare degli studi
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Promuovere cui è legato anche la dimensione che deve avere il riconoscimento del valore della dimensione religiosa “…garantendo a tutti gli stranieri presenti sul territorio la libertà di professione e pratica religiosa”. Poi l’inserimento socio-lavorativo dei migranti e rifugiati, la cura della dimensione religiosa, l’attenzione a coloro che vivono situazioni di disabilità e la promozione del ricongiungimento familiare “ …senza mai farlo dipendere da requisiti economici”.

L’ultimo verbo è integrare che, ricorda PAPA FRANCESCO citando San Giovanni Paolo II°, non è “… assimilazione che induce a sopprimere o a dimenticare la propria identità culturale. Il contatto con l’altro porta piuttosto a scoprirne il “segreto”, ad aprirsi a lui per accoglierne gli aspetti validi e contribuire così ad una maggior conoscenza reciproca”. Il processo di integrazione per il Pontefice può invece essere accelerato “… attraverso l’offerta di cittadinanza slegata da requisiti economici e linguistici e di percorsi di regolarizzazione straordinaria per migranti che possano vantare una lunga permanenza nel Paese”. È una necessità anche “ …favorire in ogni modo la cultura dell’incontro, moltiplicando le opportunità di scambio interculturale, documentando e diffondendo le buone pratiche di integrazione e sviluppando programmi tesi a preparare le comunità locali ai processi integrativi”.

Programma della serata:

MIGRANTI: Accogliere, proteggere, promuovere e integrare

Relatore: Don A. Vitali, responsabile dell’Ufficio Migranti della Diocesi.

Serata aperta a tutti.

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  COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

Ultimo aggiornamento

3 Dicembre 2017, 20:18