Continuiamo la pubblicazione della lettera di P. Alessio Crippa, dalla Thailandia.

 

Andando tutti i giorni a visitare i vicini di casa nella baraccopoli saltano subito in evidenza due elementi tipicamente thailandesi, plasmati dal patrimonio religioso del Buddhismo: l’accoglienza e il rispetto.

La gente della baraccopoli non si fa problemi ad accogliere: le porte delle casette si aprono a chiunque senza domande previe e senza indagini. E’ incredibile come chi è più povero sia anche spesso il più accogliente: a volte capita di vedere case in cui lo spazio per vivere non esiste proprio perché ci si sta in sette o più, e quando piove bisogna rimanere in piedi su una trave di legno perché si allaga dappertutto. Eppure la porta si apre per farci entrare e la nonna cerca subito dell’acqua o altro da bere da offrirci. A noi non resta che ammirare la bellezza di tante persone che lottano per portare avanti la vita loro e di chi è loro affidato da Dio (i numerosissimi bambini senza papà e mamma accolti in casa).

Il senso di rispetto per la vita, e soprattutto per tutto ciò che è sacro, è la cosa che ci apre la strada nell’incontrare la gente. E’ proprio questo rispetto che ci permette di entrare pian piano nelle piaghe delle persone per portarvi consapevolezza e per lasciar emergere l’amore di Dio, capace di sanare le ferite anche più profonde. E’ così che la missione diventa accompagnamento di persone nel momento del dolore e della vergogna: quanto dolore per un figlio che si droga o che sniffa la colla sotto il naso della nonna, e quanta vergogna quando il nipote viene arrestato dalla polizia. Questi episodi nella baraccopoli sono quotidiani: la droga è diffusissima e avvelena i giovani.

Il rispetto che ci circonda ci permette di proporre delle strade di uscita o di prevenzione, soprattutto quella di inviare i ragazzi “più a rischio” in case protette e centri dove poter concentrarsi sullo studio.

In questo senso la missione è passione: freme dentro la voglia di aprire possibilità, di raggiungere tutti i ragazzi scartati e abbandonati, di provare a tirarli fuori dai vicoli ciechi. Tutto questo sostenendo, collaborando con le tante “sentinelle” che vegliano la baraccopoli. C’è un gruppo di donne volontarie, tutte o quasi tutte buddhiste abitanti nella baraccopoli,  che si prendono a cuore i malati e i tantissimi paralizzati, andando a misurare la pressione e con piccole buone pratiche di economia domestica riescono a promuovere piccoli gesti concreti nel prendersi cura di sé e della famiglia. Loro sono le prime che ci indicano, ci dicono: “padre, prova ad andare da questo bambino qui. La madre è fuggita ieri per debiti e lui è solo con uno zio”. “Il bene tende sempre a comunicarsi… comunicandolo, il bene attecchisce e si sviluppa” (EG 9).

Davvero grazie a Dio per tutte le persone che ci aprono gli occhi e ci mostrano qualche nuova persona, qualche povero, immagine del Cristo vivo. Proprio la missione ci mette tutti in piedi e ci fa camminare “fuori” dai sentieri già tracciati in compagnia di tanti, buddhisti, musulmani e cristiani di diversa appartenenza.  A quasi tre anni dall’inizio della nostra presenza qui a Klong Toei, possiamo vedere che pian piano diversi gruppi di bambini e una quarantina di adolescenti vengono a casa nostra per le attività tutte le settimane.

Con loro non mancano momenti di incontro e testimonianze, giochi  e piccoli campi-scuola di tre giorni per aiutare i ragazzi a crescere e seminare qualcosa di buono, a partire dalla Parola di Dio. I bambini sono molto entusiasti di tutto e noi ringraziamo il Signore della loro semplicità nell’accogliere tutte le nostre proposte, pur essendo tutti buddhisti.

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Maria ci ama perché vede 
in noi l’opera della grazia, 
perché scorge le anime nostre 
irrorate dal sangue della Vittima divina, 
perché riconosce in noi il suo Gesù.
La devozione nostra a Maria 
si manifesti attraverso le nostre opere. 
Dobbiamo sforzarci d’imitare quelle virtù 
di cui essa ci ha lasciato esempi così luminosi, 
specialmente l’umiltà, la purezza, la pazienza, la carità.
( S. Guido Maria Conforti )

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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