In memoria di Fratel A. Confalonieri, missionario comboniano.

Uno dei tanti missionari lissonesi, fratel Ambrogio Confalonieri, è morto il mese scorso, il giorno 14.
Riportiamo una parte della riflessione pronunciata il giorno dei funerali da un missionario comboniano. Ci aiuta a conoscere fr. Ambrogio.
Siamo qui per accompagnare con la preghiera il nostro confratello e famigliare Fr. Ambrogio, missionario comboniano, che pensiamo già nella pienezza della vita con Cristo Gesù e per ringraziare il Signore per tutto ciò che ha compiuto in lui e con lui.

E’ morto alle prime ore del mattino del 14 agosto…  
Si è addormentato e ci ha lasciati mentre dormiva. Qualche giorno prima aveva ricevuto il conforto dei santi sacramenti.
Inghilterra, Sud Sudan, Stati Uniti, Italia, Uganda e ancora Sud Sudan sono i paesi in cui Fr. Ambrogio ha dedicato la sua vita per aiutare gli altri e testimoniare il vangelo.

Sappiamo che 93 anni fanno una bella età, ma anche un’età dove la fragilità si fa sentire sempre più e quando età e malattia lo hanno ulteriormente indebolito gli siamo stati più vicini per aiutarlo ad accettare  ciò che stava vivendo. Con il suo carattere fiero e spirito indipendente ha resistito finché ha potuto… poi progressivamente ha dovuto cedere vivendo questa prova con atteggiamenti alterni di contrarietà, rassegnazione e accettazione.

I confratelli che hanno lavorato con lui in missione lo ricordano come una persona energica, esigente, molto competente nel suo lavoro di falegname e amante del lavoro ben fatto. Nonostante il suo carattere esigente e talvolta difficile lo hanno apprezzato per le sue qualità e competenze e per il servizio svolto in missione.
Fr. Ambrogio ci ha lasciati.
Ha raggiunto la meta, è entrato nell’eternità. Ci ha lasciato il ricordo di un missionario che ha fatto dono della sua vita per tanti anni. Di questo ringraziamo il Signore.                                                                                                        

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