Abbiamo visto il SIGNORE – Don Tiziano Vimercati – Parroco.

Don Tiziano Vimercati – Parroco

Tommaso, è considerato, a torto o a ragione, l’apostolo incredulo.
In ogni caso è in buona compagnia: non lo è più degli altri apostoli, l’incredulità è esperienza dei cristiani di tutti tempi.

Tommaso sarà stato anche incredulo ma non ha rinunciato alla ricerca: credere è difficile, richiede un atto di grande fiducia, accogliere una Parola e una promessa che è meglio di ogni nostra aspettativa.
Ma è difficile anche non credere, almeno per chi, sia pur in piccola misura e per breve tempo ha gustato la bellezza delle parole di Gesù.
E’ difficile trovarsi completamente da una parte o dall’altra (e questo ci aiuti a non giudicare mai le scelte e la vita degli altri, troveremmo tante sorprese).
Nel cuore di ciascuno di noi trova spazio la fede, ma anche il non credere, l’entusiasmo per la straordinarietà del vangelo ma anche l’indifferenza e l’apatia, il desiderio che tutti accolgano Gesù e la tentazione di pensare che sarebbe meglio lasciarlo perdere.

Tommaso ha reagito: “Se non vedo nelle sue mani… se non metto il mio dito… io non credo”, non gli è bastata la gioia degli altri apostoli e quanto da loro affermato “Abbiamo visto il Signore”.
Quasi giusto, vuol fare anche lui l’esperienza dell’incontro con Gesù, vederlo, toccarlo, poter dire: sì, è proprio Lui, quel Gesù che ho seguito, amato, e che mi ha fatto sognare.
Ma anche un po’ sbagliato: non si è fidato dei suoi amici, di quella prima comunità di cristiani che erano gli apostoli.
Non tutti possono incontrare Gesù sulle strade di questo mondo e vederlo e toccarlo. Ma questo non ci impedisce di incontrare Gesù.
Lo si incontra nella comunità cristiana, nella testimonianza di chi ci ha preceduto nella fede, di chi ha gioito della sua compagnia per tutta la vita.
Un cammino possibile da percorrere anche da noi, duemila anni dopo l’avventura umana di Gesù.
Senza dire: io Gesù non l’ho mai incontrato, non l’ho mai visto, se dovesse succedere allora crederei.
In tanti videro Gesù ma non credettero, gli furono perfino nemici.
Vedere e ascoltare è importante ma non si vede solo con gli occhi e non si ascolta solo con le orecchie. Dobbiamo ascoltare lo Spirito che sa aprirci gli occhi e parlare alle nostre orecchie, e soprattutto al nostro cuore.
Così come dobbiamo ricordarci che la fede non dovrebbe mai diventare solo un’abitudine, magari priva di un reale contenuto, che non potrà mai essere una realtà acquisita in modo definitivo, che possiamo avere anche diversi momenti di pesante incredulità.
Non è la fatica di credere che ci deve preoccupare e neanche gli errori che nella vita possiamo commettere.
La fatica fa parte del cammino e gli errori pure.
Preoccupiamoci piuttosto di non perdere di vista la bellezza del vangelo, di non vivere in quel modo schizofrenico di chi frequenta le liturgie della chiesa ma allo stesso tempo vive la vita senza che il vangelo la formi, senza che le sue azioni riflettano ciò in cui crede.

Mi sembra che l’apostolo Tommaso ci rappresenti bene, dovremmo ritrovarci tutti, senza troppe difficoltà, nella sua incredulità.
Ma seguiamolo anche nella sua scelta di essenzialità e autenticità.
Senza la decisione ben precisa di seguire di Gesù e di rinnovare l’entusiasmo e la gioia di essere cristiani corriamo il rischi di diventare tiepidi, di cadere nell’apatia (ho già ricordato più volte che questo è un peccato molto diffuso tra i cristiani di oggi).
Sento spesso, da tante persone, affermare di essere credenti ma non praticanti. Può essere vero, chi può giudicare?
Credo però che in numero ancor maggiore dovremmo chiederci se per caso non siamo praticanti non credenti,  tranquilli praticanti non credenti.
Abbiamo ricevuto un tesoro e sembra che lo teniamo ben nascosto, incapaci di dialogare veramente, non sappiamo trovare le strade capaci di portarci a un incontro vero e fecondo con gli uomini di oggi, ci accontentiamo delle nostre cose, più o meno belle e giuste, ma che ci può capitare di non crederci più di tanto.

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Là, nel giardino all’alba
vorremmo esserci ancora,
o SIGNORE,
per sentire la tua voce
che interroga le nostre lacrime…
Allora avremmo ali di fiamma
per andare a gridare
folli di gioia immensa:
Abbiamo visto il SIGNORE!

( A. Galliano)

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE

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