Mascara, 24 maggio 2015
Carissimi tutti,
ok, ok, non so mantenere le mie promesse, non quando si tratta di scrivere!
Inutile farne delle altre.
È da un po’ che non mi faccio più viva e questa potrebbe essere una buona scusa per dilungarmi… la pazienza è la virtù dei forti e so che voi siete molto forti!!!
In realtà il periodo di Pasqua, che oggi termina con la bella festa di Pentecoste, è stato occasione per rivedere molti segni dello Spirito che abitano e mi abitano in questa terra, tutto ciò che è successo dall’ultima circolare che vi ho scritto, credo, ormai cinque mesi fa.
Una Pentecoste “dall’altra parte”, sempre che di “altra parte” si possa parlare.
Non solamente perché è la prima volta che la vivo qui, nella mia terra promessa, sentendo leggere le destinazioni alla missione di persone che con me hanno condiviso un lungo tratto di cammino e che ora si preparano a partire verso la loro terra promessa, e questo mi dà grande gioia perché mi dice che lo Spirito non smette mai di soffiare e spingere verso nuovi orizzonti; ma anche perché mi accorgo ogni giorno di come Lui preceda quanti sono mandati ed è forse lì, dove non ci si aspetta, che i suoi segni si fanno più evidenti se Gli si chiede la grazia di vederli.
In Jean-Pierre, Amine e gli altri studenti della parrocchia e della diocesi con i quali ho vissuto alcuni giorni di ritiro, vivo la ricchezza dello Spirito che vivifica le Chiese e che incessantemente, per strade inaspettate e sconosciute, ricerca e ci fa vivere l’unità toccando il cuore di ciascuno.
Impariamo un po’ ognuno dall’altro: la semplicità della fede e la complessità delle relazioni, ci accogliamo, nonostante le nostre differenze, nel dialogo, nella preghiera, nell’Eucaristia.
Ci riconosciamo, in fondo, tutti figli di uno stesso Padre, e questa fraternità non si lascia scalfire dalla diversità delle confessioni.
Ecumenismo concreto, presenza dello Spirito che ci visita ogni settimana, ad ogni incontro.
Una donna che viene a fare il corso di yoga e d’aerobica da noi, mi ha regalato una corona musulmana, con la quale si dicono i diversi nomi di Dio, somiglia molto alla nostra corona del rosario.
Mi dice che l’ha comprata per me, le dico che ciò mi fa molto piacere e la ringrazio, che la pregherò anche per lei e le chiedo di pregare la sua per me.
Era sinceramente contenta dicendomi che l’avrebbe fatto e anch’io mi sono allontanata con la gioia nel cuore.
Nessun problema, nessuna paura di dirsi ciò che si è, condivisione semplice di fede… c’è uno Spirito che unisce le nostre preghiere…
Le donne che hanno partecipato al corso per educatrici della scuola materna.
Hanno portato con sé la loro gioia di stare insieme per imparare qualcosa di nuovo, per mettere qualche ingrediente in più nel loro fare quotidiano: la consapevolezza di gesti e attività, l’impegno nell’eseguire il lavoro, nell’apprendere strumenti utili a far crescere nella bontà, nell’autonomia, nella serenità i loro piccoli.
Legami che si stringono intorno a fogli di carta colorata, colla, forbici, creatività.
Legami semplici, ma che si ricordano, poi, per tutta la vita.
Le donne che partecipano al corso di aerobica, che si svelano davanti agli specchi della sala da sport, che si riconoscono per quello che sono nella loro bellezza, nella loro voglia di vivere, di stare insieme, di prendersi un momento di svago, di cura del proprio corpo.
Mi dice quel Soffio che, all’origine dei tempi, ha plasmato l’uomo e la donna a immagine e somiglianza di Dio, donandoci la bellezza che portiamo dentro e fuori.
Ogni uomo, ogni donna è Sua immagine.
I veri poveri non fanno rumore.
La mia unica professione
sarà d’ora in poi
l’amore
S. Teresa Benedetta della Croce
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE