IL PENSIERO DI DONARDINO LAMENTE…. A MONS. LUIGI ALLIEVI.

α 30 Giugno 1917   Ω 26 Maggio 2011
Prevosto della Parrocchia
SS. Pietro e Paolo dal 1956 al 1995
Prevosto Emerito dal 1995 al 2011

Le campane sopra la mia testa che accompagnano con i loro tocchi il tempo dei giorni più ordinari, e le vicende liete e tristi della gente di questa città, e che richiamano festose alla S. Messa sabato sono suonate per lui, il vecchio parroco che tanta di questa gente, ha visto nascere, ha accompagnato nella vita, e anche alla casa del Padre nella loro morte.
Don Luigi non lascia un vuoto solo in chi gli è affezionato.
Lascia un vuoto anche dentro alla comunità cristiana: il suo confessionale ora rimane vuoto
.

Don Luigi insegna a me ancora giovane prete ad amare il confessionale e la cura delle anime attraverso la confessione e la direzione spirituale.
A ottobre dello scorso anno nella Festa della Madonna del Rosario festeggiavamo insieme ad altri anniversari di messa, anche i 71 anni di ordinazione di don Luigi.
Incaricato di tenere l’omelia, riflettevo e pregavo sul suo lungo ministero e sentivo la sua lunga vicenda sacerdotale dirmi cosi: ” ne valeva la pena!”.
 In quella predica dicevo anche: ” tutte le volte che accompagno un funerale al cimitero, mi fermo presso la cappella dove riposano tanti preti nativi o che hanno svolto il loro ministero in questa città, e mentre dico un requiem abbraccio con lo sguardo le tante foto che affollano l’altare. C’è sempre un lume che arde, piccola riconoscenza di qualche anima pia, che sosta a meditare motivi di gratitudine o parole rimaste memorabili di quello o di quell’altro prete”.
E penso alla grande storia di fede che ci precede, e che grazie anche al servizio devoto di questi antichi sacerdoti ha attraversato epoche della storia lontane e vicine, con le speranze e le difficoltà di cui sono impregnate.
E questi preti l’hanno consegnata a noi.
Essi dai loro sepolcri mi dicono in coro: “ne valeva la pena!”.
Ora in questo coro, risuona una voce in più: quella di don Luigi.
A Lui che con il suo essere prete e i suoi consigli mi ha parlato di Dio in questi anni insieme a Lissone, chiedo ora di parlare ancora a Dio di me, dei preti di Lissone e della gente tutta che come pastore di questa città ha amato e servito nel Suo nome.

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