Quaresima 2014: L’esperienza di fede del Caravaggio.

                                                                                           

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio: Vocazione di Matteo.

Saremo invitati ad entrare dentro la scena dei suoi quadri per diventarne partecipi perché in essa si mostra l’accadere del dramma dell’esistenza. Le opere verranno illustrate per metterne in luce l’esperienza di fede che trasmettono e il contesto storico sarà raccontato per evidenziarne la vicinanza a noi.     

In questa Quaresima 2014, dopo gli esercizi spirituali sull’Evangelii Gaudium della scorsa settimana che hanno avuto un’ottima partecipazione nelle 5 serate tenute presso la Parrocchia Madonna di Lourdes, ecco che in questa ci viene proposta la terza di tre serate nella sera di Venerdì 11  aprile, ore 21 presso la Parrocchia S. Maria Assunta,  sull’esperienza di fede del Caravaggio, relatore il Prof. Don Giacomo Rossi.                                                                                               
Don Giacomo
ci presenta  la figura del Merisi detto il Caravaggio, esempio di un cuore inquieto. La sua vita fu  l’espressione di un dramma, di un’inquietudine, di un urlo e di una luce. Nelle tre serate dedicate alla sua figura, ci  racconterà il dramma della sua vita e la passione della sua fede.  
E’ questa passione, questa fede,  questa nostalgia di bellezza e di redenzione che caratterizza la potente produzione pittorica di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, le cui opere contengono un anelito segreto, capace di ferire il cuore di chi contempla i suoi soggetti, alla ricerca del significato misterioso sotteso a tanta “ grande bellezza”.
Dunque in questa “ Quaresima 2014 “ siamo chiamati dal Signore a cambiare vita, a convertirci, a passare da una vita vecchia e stanca ad un’esistenza nuova e piena di gioia. Ci vuole coraggio, ci vuole saggezza, ma ci vuole soprattutto l’umiltà di riconoscere che si sta andando nella direzione sbagliata e che si ha bisogno di aiuto. Occorre saper chiedere, come Gesù.
Quel Gesù che disse alla samaritana: “Dammi da bere!”, mentre “sedeva stanco”. Gesù sedeva stanco, ma la donna che si trovava davanti era molto più stanca e seduta di Lui. Stanca di amore sprecato, stanca di una vita buttata in storie fragili, stanca di bugie e falsità. Sedeva ormai, non si muoveva più, inchiodata dalla rassegnazione.
Lo sguardo di Gesù gli cambiò la vita. Come la cambiò a Matteo, quel giorno in cui il Maestro si mise a cercarlo. Anche oggi Gesù ci cerca. Ci cerca e quando ci lasciamo trovare ci cambia la vita. La rende libera, non più piegata da mille schiavitù.
Speriamo di “ essere catturati”  dalla contemplazione della “Vocazione di Matteo” del Merisi da Caravaggio.
Un quadro che fotografa molti aspetti del nostro cammino cristiano: c’è un Dio che ti cerca, che ha attenzione per te (e te solo), c’è il rifiuto dell’amore di Dio, la paura per la sua chiamata, l’attaccamento ai soldi, alle cose vane, la luce del Padre che entra nelle vite, nel buio della nostra quotidianità.
E’ come imbattersi in un affascinante sconosciuto, ci  incanta la luce, come Caravaggio usava e forgiava la luce. E il gesto di Cristo, quieto eppure imperioso. Ci commuove quel ragazzo così cupo, così concentrato sul suo povero tesoro, che nemmeno si accorgeva di Cristo che lo chiamava.
Non siamo più abituati alla bellezza. La bellezza che ovunque nel creato si nasconde agli  occhi ormai abituati alla mediocrità e alla mancanza di armonia.
Eppure, se è vero che la grande bellezza salverà il mondo come diceva il grande Dostevskji, sarà necessario che la “Vera Bellezza”, che sazia occhi e cuore di chi guarda e percepisce, venga rivalutata per riportare consolazione e speranza in un mondo che ormai vive per lo più  di mediocrità, bassezze, brutture Se uno non ha mai conosciuto la vera bellezza, non sospetta nemmeno che essa esista, anche se una nostalgia profonda, spesso censurata in mezzo alle meschinità della nostra quotidianità, si nasconde nel cuore.
Lasciamoci catturare da questa “fotografia d’amore” che il Caravaggio ha saputo riprodurre.
Lì, in quel quadro, c’è un bel ritratto del Signore. Perdiamoci in quelle luci e in quelle ombre per ritrovare il desiderio di rimanere sempre in cammino verso casa, come il figlio minore della Parabola del “Figliol prodigo”.
E come Matteo, anche noi in questa Quaresima siamo chiamati alla conversione.
“Conversione” è “girare insieme”.
Si cambia verso insieme, si tira il “freno a mano” della propria vita e si cambia direzione.
Ma non da soli! Lo si fa sempre insieme. Insieme alla Chiesa e insieme agli amici.
Come chi cammina solo, stanco, per le strade che ha scelto, ma all’improvviso incontra un Amico, un Amico vero, e sceglie di cambiare direzione insieme a lui.

Terzo APPUNTAMENTO
Venerdì 11 aprile, ore 21 – Chiesa di S. Maria Assunta.
 A tutti un buon cammino di conversione in questa “ QUARESIMA 2014”!

 Non mi è mai piaciuto pensare che la misericordia di Dio
si fermi ai confini della Chiesa visibile. Dio è la verità.
Chi cerca la verità cerca Dio, lo sappia o no.          

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE

Parrocchie:

Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù

SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

LISSONE

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